Sarà banale, ma trattasi di un vero scherzo del destino. Da alcuni mesi la mia presenza su aNobii era abbastanza scarsa, se non nulla, a causa della mia pausa forzata dalla lettura. Giusto poche settimane fa sono rientrata sul mio profilo, ho visitato la pagina Facebook di aNobii e la domanda è stata: "Ma dove sono spariti tutti?". L'ultimo aggiornamento risaliva a novembre ed era chiaro che la catena Sainsbury's, che aveva da poco acquistato il social network dedicato ai libri avesse già abbandonato il progetto. Sconsolata, decisi di compiere il grande passo che ho sempre rimandato, pur sapendo che il "concorrente" fosse migliore sotto diversi aspetti: mi sono iscritta a Goodreads. Lo scherzo del destino arriva quando esce la notizia: Mondadori ha acquistato aNobii! E dopo l'annuncio ecco che i profili social ritornano a funzionare: messaggi su Facebook, post e retweet.
Greg Sung, fondatore di Anobii, e @EBrugnate oggi a Milano. Alle 12.30 live su http://t.co/TGNTUOeGXZ pic.twitter.com/shxAj7VW7A
— Anobii (@anobii) 18 Marzo 2014
Martedì
18 marzo si è tenuta a Milano la conferenza stampa di presentazione
di questa nuova avventura con l'immancabile Greg Sung (ormai a quante
aziende ha venduto la sua creazione?) Riccardo Cavallero
(direttore generale di Mondadori Libri Trade) ed Edoardo
Brugnatelli (Editor Responsabile del progetto). Potete trovare le
loro interessanti dichiarazioni nei link a fondo pagina, qui mi
limiterò a citare alcuni passaggi principali emersi durante
l'incontro. Innanzitutto è da segnalare che finalmente la grande
comunità italiana di aNobii è riuscita a portare nel Belpaese il
social network dedicato ai libri: il 45% degli utenti di aNobii è
infatti italiano, ed è una comunità viva che si riunisce in giro
per l'Italia.
Dunque
che ne sarà di aNobii? Io voglio essere positiva, come i tanti
utenti che in questo momento stanno twittando messaggi come "Se migliorate la piattaforma, torno di corsa da voi".
Ma credo sia importante sottolineare le parole di Greg Sung, e
sperare che si avverino davvero: "Quando
nel 2006 abbiamo deciso di creare aNobii, il nostro focus era rivolto
suoprattutto alla community di lettori appassionati, poi ci siamo via
via allontanati da questa mission per concentrarci sugli aspetti
commerciali dell'iniziativa. Questa opportunità ci permette di
ritornare all'origine, di tornare a lavorare sul concetto di
community e di farlo con ambizioni globali: possiamo parlare di una
vera e propria rinascita".
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aNobii:
che ne sarà dopo l'acquisizione di Mondadori?
di Roberto Catania, Panorama.it, 18 marzo 2014;
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Mondadori
compra aNobii per essere più social
di Elisabetta Ambrosi, Il Fatto Quotidiano, 12 marzo 2014;
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Mondadori
acquista aNobii e lancia la sfida social ai colossi californiani
di Simonetta Biagio, Il Sole 24 Ore, 11 marzo 2014.